Gli scambiatori di calore a piastre sono ovviamente dispositivi progettati per lo scambio efficiente di calore tra due circuiti di liquido. Tuttavia, vengono utilizzati più frequentemente negli impianti di riscaldamento centrale, anche per ACS (acqua calda sanitaria) - nel riscaldamento a pavimento, nei sistemi di raffreddamento e nelle applicazioni industriali di riscaldamento. Grazie alle dimensioni compatte e alla grande superficie di scambio termico, sono molto popolari in vari settori della tecnologia del riscaldamento. Oggi sono probabilmente il tipo di scambiatore di calore più diffuso - ma uno scambiatore a piastre è adatto per una piscina?
A causa del prezzo relativamente basso e della facile disponibilità, gli scambiatori a piastre sono talvolta scelti dagli utenti per riscaldare l'acqua delle piscine. Di solito ciò è dovuto ai costi di acquisto inferiori, o spesso alla mancanza di conoscenza. Purtroppo, questa è una soluzione che può essere inappropriata – e può portare a gravi danni allo scambiatore - cioè alla sua perdita di tenuta. Ha anche un effetto disastroso sulle pompe della piscina, ma ne parleremo tra poco.
Succede effettivamente che in alcune configurazioni gli scambiatori a piastre nelle piscine funzionino correttamente per un certo periodo - ma questo richiede di rinunciare alla chimica per piscine e al cloro ad alte concentrazioni - quindi è poco pratico, perché se non c'è cloro, cosa si usa? Cambiare l'acqua ogni settimana? Si scopre che non è solo questo il problema - ma anche la questione della garanzia, poiché il produttore può rifiutare la garanzia semplicemente per l'uso di uno scambiatore a piastre per il riscaldamento della piscina, per uso del dispositivo al di fuori della sua destinazione prevista. L'uso in piscina implica automaticamente l'utilizzo di prodotti chimici per piscine e concentrazioni di cloro che vanno ben oltre lo scopo dello scambiatore.
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Gli scambiatori di calore a piastre standard, in particolare quelli saldati in rame, non sono resistenti al contatto con l'acqua della piscina contenente cloro e altri prodotti chimici per il trattamento dell'acqua. Il cloro ad alte concentrazioni non è la stessa cosa dell'acqua clorata della rete idrica. Agisce aggressivamente sulle saldature in rame, causandone la corrosione e, di conseguenza, la perdita di tenita dello scambiatore a piastre. Di conseguenza, dopo poco tempo l'utente potrebbe trovarsi di fronte a una perdita e alla necessità di sostituire il dispositivo a costi elevati.
La combinazione più distruttiva è quella di alte concentrazioni di cloro, prodotti chimici per piscine e sale - che alcuni aggiungono alle piscine per creare un ambiente ostile ai batteri - o per i generatori di cloro. In tali condizioni, la perdita di tenuta delle saldature di uno scambiatore a piastre può a volte verificarsi letteralmente in poche settimane.
L'uso del sale per il trattamento dell'acqua in piscina o come additivo per generatori di cloro, addolcitori d'acqua - è una questione completamente diversa. Il sale è sempre molto dannoso per gli scambiatori di calore (a piastre e non solo), perché lo scambio efficiente di calore non consente l'uso di lastre di acciaio più spesse. Rimangono quindi lastre relativamente sottili - mentre il sale è estremamente corrosivo.
Il sale è praticamente da escludere se si vuole utilizzare uno scambiatore in acciaio. Sia che si tratti di uno scambiatore a piastre o di uno scambiatore per piscine. Semplicemente, il sale, anche in piccole quantità, col tempo porta a una corrosione molto caratteristica per puntura, facilmente riconoscibile in un eventuale servizio di garanzia (rischio molto elevato di rifiuto della garanzia).
Se si decide di usare il sale in piscina, in qualsiasi quantità - è necessario utilizzare uno scambiatore in titanio. I modelli in titanio sono ovviamente significativamente più costosi, ma solo loro possono garantire un funzionamento sicuro in un ambiente salino o salato. Purtroppo, molte persone affrontano il problema del sale con molta leggerezza e pensano che una piccola quantità di sale non possa fare danni. Sfortunatamente, dobbiamo smentire questa convinzione: anche una piccola quantità di sale è sufficiente a causare corrosione per puntura, è solo una questione di tempo. In questo caso, non si tratta nemmeno del tipo di scambiatore, ma del suo materiale.
Lo stesso vale, tra l'altro, per l'uso di scambiatori di calore con acqua di falda, che contiene anche derivati del sale e cloruri pericolosi.
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L'uso di uno scambiatore a piastre in un impianto per piscina può avere un impatto negativo non solo sul dispositivo stesso, ma anche sul funzionamento della pompa della piscina e sul suo tasso di usura, aumentando significativamente il rischio di guasti nel tempo. Ciò è dovuto al semplice fatto che gli scambiatori a piastre sono progettati per flussi standard, con cui funzionano al meglio, ad esempio nei tipici impianti di riscaldamento o ACS. Le pompe per piscina generano ovviamente portate molte volte superiori - dopotutto, il riscaldamento di una piscina con migliaia o addirittura centinaia di migliaia di litri d'acqua lo richiede, e non è la stessa cosa del riscaldamento di un sistema termico con, ad esempio, 100 o 150 litri d'acqua.
Uno scambiatore a piastre semplicemente non è progettato per tali portate e con flussi troppo elevati genera automaticamente perdite di carico molto elevate, il che è dannoso per le pompe della piscina a lungo termine. Se si sceglie una pompa per piscina che genera un flusso di 6.000 o 10.000 litri all'ora, perché installare uno scambiatore a piastre che funziona in modo più efficiente con 2.000-4.000 litri all'ora? Maggiore resistenza al flusso in uno scambiatore a piastre non adatto può sovraccaricare la pompa, ridurne la durata e aumentare il rischio di guasti. Questo è un altro argomento a favore della scelta di uno scambiatore specifico per piscine, che garantisce non solo sicurezza, ma anche una maggiore durata dell'intero sistema.
Per il riscaldamento della piscina dovrebbero essere utilizzati scambiatori di calore specifici per piscine, realizzati con materiali resistenti a prodotti chimici aggressivi - solitamente in acciaio inossidabile resistente agli acidi o titanio. Questo tipo di dispositivi è stato progettato specificamente per funzionare in condizioni chimiche difficili ed è completamente compatibile con l'acqua della piscina.
La loro caratteristica principale in questo contesto è l'assenza di saldature in rame, devono avere giunzioni e saldature in acciaio inossidabile. Inoltre, non si tratta di una costruzione a piastre - questi scambiatori sono costituiti da tubi, poiché sono progettati per gestire grandi flussi d'acqua sul lato piscina - ma, a differenza dei modelli a piastre, senza generare eccessive resistenze idrauliche. Non devono sovraccaricare inutilmente le pompe o portare a un loro usura prematura.
Naturalmente, bisogna ancora ricordare che nel caso di uno scambiatore in acciaio inossidabile si dovrebbe evitare l'aggiunta di sale, mentre se si opta per il sale, è necessario utilizzare un costoso modello in titanio.
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L'uso di uno scambiatore inappropriato comporta non solo il rischio di danneggiamento dello stesso. I prodotti chimici aggressivi che causano perdite nelle saldature possono penetrare anche in altri componenti dell'impianto - ad esempio nella pompa di circolazione o nelle tubazioni. A lungo termine, ciò può portare al guasto dell'intero sistema.
Nel caso del riscaldamento della piscina con una miscela di acqua e glicole (ad esempio con riscaldamento solare o pompa di calore) c'è anche il rischio che il glicole dannoso penetri nella piscina, il che richiede non solo un cambio immediato dell'acqua, ma anche la pulizia della piscina. Il glicole nelle tubazioni non è un problema, ma a contatto con la pelle umana non è raccomandato.
Sebbene uno scambiatore a piastre possa sembrare una soluzione attraente per il prezzo e la disponibilità, il suo utilizzo nella tecnologia per piscine non è raccomandato e potenzialmente molto rischioso. Nella scelta di uno scambiatore adatto per la piscina, è bene orientarsi non solo sul costo, ma soprattutto sulla destinazione d'uso del dispositivo e sulla resistenza dei materiali. Altrimenti, invece di risparmi, ci si troverà di fronte a costi e problemi inutili. Se si opta per una tale soluzione senza consultare il venditore, lo si fa praticamente a proprio rischio e si utilizza il dispositivo praticamente senza garanzia.
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