Gli scambiatori di calore per piscine, ovvero modelli più tecnicamente definiti a fascio tubiero e mantello, oggi sono prodotti da molte aziende diverse e generalmente hanno una costruzione simile, cioè sono composti da un fascio di tubicini ricoperti da un mantello in acciaio. Come collegarli correttamente - di seguito troverai le istruzioni passo dopo passo.
La maggior parte dei consigli contenuti in questo articolo, che possiamo propriamente definire una guida al collegamento degli scambiatori di calore per piscine - è universale, cioè può essere applicata praticamente a tutti i marchi di scambiatori simili. Tuttavia, specifichiamo che il punto di riferimento saranno gli scambiatori di calore per piscine del marchio Nordic Tec.
Ci sono una serie di controindicazioni all'uso degli scambiatori a piastre nelle piscine, su cui si possono trovare molte informazioni online. Non approfondiremo quindi ampiamente questo argomento, ma vale la pena ricordare:
Raccomandiamo quindi decisamente l'uso di scambiatori di calore per piscine, cioè dedicati specificamente a questa applicazione. Altri tipi di scambiatori di calore dovrebbero essere utilizzati negli ambiti per cui sono stati creati, il che garantirà l'affidabilità. Se sei interessato a questo argomento, ti invitiamo a leggere i seguenti articoli in cui lo abbiamo sviluppato:
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Anche questo - vale la pena saperlo prima del collegamento dello scambiatore di calore. Se pianifichiamo di usare sale per il trattamento dell'acqua, in qualsiasi forma - che si tratti di sale fisiologico, o sale a scopo antibatterico, sale per l'addolcitore d'acqua, o per il generatore di cloro - dobbiamo rinunciarvi se pianifichiamo l'installazione di uno scambiatore per piscina in acciaio oppure trovare altri metodi di trattamento dell'acqua, ad esempio l'uso di cloro pronto, che non richiede sale.
Se pianifichiamo di avere acqua salata o anche solo l'aggiunta di sale di tanto in tanto - dobbiamo usare uno scambiatore in titanio, che purtroppo è molto più costoso di quello in acciaio, a causa del prezzo del materiale stesso. Il titanio è uno dei materiali più costosi e difficili da reperire.
Questa è la prima domanda che dovrebbe venire in mente prima del montaggio del riscaldamento per la piscina. Esistono dispositivi idraulici che possono essere montati solo in posizioni specifiche. Se si trattasse di uno scambiatore a piastre - andrebbe montato verticalmente, per evitare l'ingresso di aria, cosa legata alla sua caratteristica costruzione. Diverso è il caso del montaggio degli scambiatori di calore per piscine.
✅ Gli scambiatori di calore per piscine possono essere montati orizzontalmente o verticalmente - questo non ha grande importanza tecnica, in questo caso non ci sarà ingresso d'aria, quindi ci si può basare fondamentalmente sulla comodità di installazione. Per facilità, nei disegni aggiunti a questo articolo useremo la posizione verticale, ma non è necessario seguirla.
Nel collegamento degli scambiatori per piscine abbiamo maggiore comodità rispetto ad alcuni dispositivi - perché la direzione del flusso dell'acqua della piscina o del liquido termico non ha grande importanza. In entrambe le direzioni i canali dello scambiatore per piscine saranno ugualmente permeabili, non c'è da temere che in una direzione possano creare maggiori resistenze idrauliche, ecc. Per questo motivo gli scambiatori tubolari del marchio Nordic Tec - e probabilmente anche nella maggior parte degli altri marchi - non hanno segni particolari. Le segnature che troverai nei disegni qui sotto - sono solo convenzionali, si possono apporre sul dispositivo in modo più o meno permanente, per facilitare il lavoro.
Tuttavia, quando si sceglie la direzione di collegamento di un canale - per il secondo canale non c'è più libertà. Secondo il principio del flusso in controcorrente, il liquido nel secondo canale deve scorrere in direzione opposta al primo canale, non nella stessa - come spiegato sotto.
Gli scambiatori per piscine funzionano meglio rispettando il principio del flusso in controcorrente, motivo per cui il produttore non raccomanda il collegamento in equicorrente. Il principio del flusso in controcorrente dice ciò che abbiamo descritto brevemente sopra - cioè i fluidi in entrambi i canali devono scorrere in direzioni opposte l'una all'altra. Se scorreranno nella stessa direzione - il gradiente di temperatura sarà diverso, il che risulterà in un effetto molto peggiore. Bisogna quindi fare riferimento al disegno sottostante.
K1-K4 - cioè il canale che scorre lungo lo scambiatore per piscina, attraverso i tubicini sottili - ha una portata minore rispetto al canale rimanente cioè K3-K2. Quindi deve essere scelto per il fluido termico. In modo ovvio, la specificità del riscaldamento delle piscine suggerisce flussi maggiori dal lato dell'acqua della piscina - quindi la scelta è ovvia, il canale K1-K4 dovrebbe essere utilizzato per il fluido termico.
K3-K2 - questo è il canale destinato all'acqua della piscina. Dato che dobbiamo mantenere il principio del collegamento in controcorrente - l'ingresso dell'acqua fredda della piscina deve avvenire nella connessione K3 - in questo modo l'acqua della piscina e il fluido termico scorreranno in direzioni opposte l'una all'altra.
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Ovviamente ci sono diverse ipotesi, diverse fonti di calore, diverse temperature e flussi dal lato dell'alimentazione - quindi non c'è una risposta univoca a questa domanda. Tuttavia, bisogna notare che il riscaldamento della piscina non è la stessa cosa dell'acqua calda sanitaria o del riscaldamento della casa. Anche la specificità dei flussi è diversa - e il flusso dell'acqua della piscina in un impianto realizzato correttamente è a volte anche diverse volte maggiore che dal lato dell'alimentazione. Quindi le differenze tra l'ingresso e l'uscita dell'acqua della piscina non devono essere enormi e impressionanti come nel caso del riscaldamento centrale tramite radiatori.
L'acqua della piscina deve circolare attraverso lo scambiatore per un tempo più lungo (cioè circolare nel sistema), il riscaldamento della piscina non dura un'ora - e in realtà non dovrebbe preoccuparci il fatto che in alcuni casi l'acqua acquisisca nello scambiatore solo pochi gradi Celsius in più rispetto all'ingresso. Possiamo ridurre il flusso dell'acqua della piscina - in questo caso, una portata minore di acqua raggiungerà temperature più elevate in uscita. Questo però non è affatto raccomandato, né necessario. Indipendentemente dal fatto che riscaldiamo gradualmente masse d'acqua maggiori, o che riscaldiamo di più - complessivamente il tempo di riscaldamento della piscina e il risultato saranno simili.
Ovviamente parliamo di una situazione in cui lo scambiatore di calore è dimensionato correttamente, ma anche quando la fonte di calore è dimensionata correttamente. Dobbiamo ricordare che anche la fonte di calore dovrebbe avere una potenza adeguata. Se è, ad esempio, una pompa di calore troppo piccola, il riscaldamento della piscina sarà una via crucis e potrebbe non concludersi con successo. Bisogna anche ricordare di non usare presupposti irrealistici, che consistono nell'aspettarsi che la piscina possa essere riscaldata rapidamente fornendo dal lato "caldo" temperature relativamente basse come ad esempio 30 gradi Celsius. Sorprende il fatto che alcuni si aspettino che, poiché basta per riscaldare il riscaldamento a pavimento (cioè ad esempio 150 litri d'acqua), dovrebbe bastare anche per riscaldare 15 o 30.000 litri d'acqua. Questo è un errore frequente dei proprietari di pompe di calore.
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