R12 è sostanzialmente il padre dei gas di questo tipo - la maggior parte dei refrigeranti. Era già conosciuto prima della Seconda Guerra Mondiale, ed è stata una scoperta assolutamente rivoluzionaria che ha permesso lo sviluppo della produzione di energia nel modo noto dalle odierne pompe di calore. Un'invenzione dimenticata, ma rivoluzionaria. Ad un certo punto, l'R12 era il dominatore assoluto del mercato. Perché il diclorodifluorometano - questo è il suo nome completo - è scomparso dalle pompe di calore e dai frigoriferi?
✅ L'R12 è stato inventato nel 1928 negli USA da Thomas Midgley Jr. e dai suoi collaboratori presso la General Motors, in collaborazione con la DuPont. Midgley era un chimico e inventore geniale, con oltre 100 invenzioni brevettate, ma non ci concentreremo su di lui. Presto la DuPont (di origini francesi) brevettò l'R12 con il nome commerciale "Freon".
La scoperta del Freon faceva parte di un progetto più ampio volto a trovare un sostituto più sicuro per sostanze tossiche e infiammabili come l'ammoniaca (NH₃), l'anidride solforosa (SO₂) e l'etere metilico. Vale la pena notare che la parola "freon" in alcune lingue è diventata sinonimo di gas refrigerante - e viene spesso (molto spesso erroneamente) usata per indicare tutti i gas utilizzati nelle pompe di calore.
L'R12 era caratterizzato da:
✅ Il problema era l'elevato indice ODP (Ozone Depletion Potential) - in breve, un elevato impatto sulla distruzione dello strato di ozono. Tuttavia, prima della Seconda Guerra Mondiale (e fino agli anni '70 del XX secolo) non se ne era consapevoli.
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Dagli anni '30 del XX secolo, il gas R12 è stato ampiamente utilizzato in:
Negli anni '50 e '60, l'R12 è diventato uno standard mondiale, rivoluzionando la tecnologia di refrigerazione. Soprattutto la diffusione dei frigoriferi ha contribuito a questo - è stato utilizzato massicciamente come standard nei frigoriferi sia nel blocco occidentale che in quello orientale. È diventato uno standard anche nelle tecnologie di refrigerazione alimentare, ecc.
Sembrava che l'R12 sarebbe stato la base della nascente tecnologia delle pompe di calore - invece...
Negli anni '70 del XX secolo - quando il refrigerante R12 era al culmine della sua carriera - gli scienziati scoprirono che i freon, incluso l'R12, avevano un impatto distruttivo sullo strato di ozono. Mario Molina e F. Sherwood Rowland pubblicarono nel 1974 ricerche che dimostravano che i CFC - il gruppo di gas a cui apparteneva l'R12 - distruggevano l'ozono.
Gli anni '80 hanno visto un approfondimento delle ricerche sul cosiddetto buco dell'ozono.
✅ Nel 1987 è stato adottato il Protocollo di Montreal - un accordo internazionale volto a proteggere lo strato di ozono. Ciò ha comportato il ritiro graduale delle sostanze che riducono lo strato di ozono, inclusi i clorofluorocarburi (CFC) come l'R12 (diclorodifluorometano). Cioè la loro lenta morte sul mercato e la necessità di tracciare altre vie di sviluppo tecnologico - ad esempio per le pompe di calore, ma anche per frigoriferi e condizionatori d'aria.
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La produzione del refrigerante R12 è stata vietata nella maggior parte dei paesi in base a regolamenti internazionali. Naturalmente, il processo ha avuto il suo ritmo, poiché i singoli paesi hanno implementato il Protocollo di Montreal in tempi diversi. Attualmente, l'uso del refrigerante R12 è consentito solo in casi eccezionali, come la manutenzione di dispositivi molto vecchi (ma anche questo è strettamente regolamentato). In sostanza, si può dire che l'R12 è, in senso commerciale e tecnologico, già morto.
L'R12 ha svolto un ruolo chiave nello sviluppo delle moderne tecnologie di refrigerazione - pochi sanno che senza la rivoluzione dei CFC - l'R12, oggi non ci sarebbe una tecnologia delle pompe di calore così sviluppata. Le pompe di calore rappresentano una rivoluzione nel settore del riscaldamento e dell'ecologia - senza dubbio, lo confermeranno anche i loro critici.
Sebbene il refrigerante R12 avesse molti vantaggi tecnici, il suo impatto ambientale e lo sviluppo del buco dell'ozono hanno reso necessario lo sviluppo di alternative. R134a, R410a e R407c sono molto più ecologici, ma presentano sfide nella progettazione dei sistemi, in particolare legate alla pressione più elevata e al potenziale di riscaldamento globale. L'industria della refrigerazione si sta sempre più orientando verso refrigeranti ancora più rispettosi dell'ambiente, come R1234yf o R290. Soprattutto le pompe di calore che funzionano con R290 sembrano essere una tendenza in crescita negli ultimi tempi. Tutto questo, tuttavia, non sarebbe esistito senza l'invenzione nel 1928 del refrigerante R12, oggi dimenticato.
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