Il tema principale dell'articolo è la tendenza alla conversione dei condizionatori in pompe di calore, un argomento ampio e complesso. Cercheremo di affrontarlo nel modo più completo possibile, prendendo in considerazione la maggior parte dei suoi aspetti. Ci concentreremo sulla pompa di calore ottenuta da un condizionatore, in particolare su una pompa aria-acqua progettata per riscaldare una casa con un sistema di riscaldamento tradizionale (cioè ad acqua, basato su radiatori o, meglio ancora, su riscaldamento a pavimento). Questo articolo avrà un carattere fai-da-te (ossia "Do it yourself" - "fai da te"), ma non vuole scoraggiare l'uso di soluzioni "professionali" nel campo delle pompe di calore. Piuttosto, miriamo ad avvicinare il lettore all'argomento.
I costi rappresentano probabilmente la principale motivazione per cui molte persone decidono di utilizzare un condizionatore come pompa di calore anziché acquistare una soluzione pronta da un'azienda specializzata.
✅ Una pompa di calore ricavata da un condizionatore è decisamente una soluzione più economica, con costi stimati che variano dai 700 € ai 3000 €, mentre i dispositivi pronti (con parametri simili) costano dai 4500 € ai 10000 €. Tuttavia, il limite inferiore di 700 € richiederebbe l'uso di un vecchio tipo di condizionatore senza inverter, il che potrebbe influire sulla qualità dell'utilizzo e sui costi successivi. Per una soluzione efficace, bisogna considerare una spesa di qualche migliaio di € in su.
Molti riterranno che sia conveniente, mentre altri potrebbero considerarla una scelta non vantaggiosa, ma per pensarla così, bisogna poterselo permettere. Quindi, il prezzo è sicuramente attraente, ma comporta specifiche soluzioni che devono essere analizzate. Si risparmia una buona somma, ma cosa si perde?
Per spiegare come funziona una pompa di calore ottenuta da un climatizzatore, bisogna avere un'idea generale del funzionamento delle pompe di calore. Non intendiamo fornire una spiegazione altamente tecnica, ma una spiegazione rapida e comprensibile per i non esperti.
✅ Una pompa di calore funziona sfruttando un fenomeno poco conosciuto da molti: riscalda l'acqua raffreddando contemporaneamente l'aria esterna, dove si trova l'unità esterna della pompa di calore (o del condizionatore modificato). In pratica, "estrae" il calore dall'aria, anche se la temperatura esterna non è molto alta. Questo può sembrare contrario alle leggi della natura e della fisica, ma non lo è.
☑️ Il funzionamento delle pompe di calore è possibile grazie all'uso di gas speciali, chiamati comunemente freon (di cui oggi esistono molte varianti, sempre più efficienti ed ecologiche). Utilizziamo deliberatamente il termine generico freon, poiché l'argomento è in continua evoluzione. Potresti anche incontrarlo sotto il nome di "fluido refrigerante", e puoi approfondire l'argomento in un altro nostro articolo dedicato al freon.
Il freon si riscalda evaporando e ha una temperatura di evaporazione molto bassa, caratteristica che gli permette di riscaldarsi anche a basse temperature, persino con il gelo. Per questo motivo, le pompe di calore funzionano anche a temperature sottozero (anche se con efficienza ridotta). Grazie ai ventilatori dell'unità esterna della pompa di calore o del condizionatore modificato, il freon continua a riscaldarsi, bastandogli temperature anche sottozero, e questo calore può essere trasferito al sistema di riscaldamento centrale o all'acqua calda sanitaria.
✅ Osservando la struttura di un condizionatore e di una pompa di calore, si nota che questi dispositivi sono molto simili. Ecco il punto chiave.
In realtà, molti di noi hanno sentito parlare del freon, poiché viene utilizzato anche nei frigoriferi. Il suo uso nelle pompe di calore e nei condizionatori è più recente. Nei condizionatori e nelle pompe di calore, viene spesso chiamato "fluido refrigerante" o indicato con un nome specifico come R404, R410a o, recentemente, R32.
Se confrontati con i prezzi dei condizionatori convertiti in pompe di calore, sì, sono alti. Tuttavia, si tratta di dispositivi professionali che spesso offrono, ad esempio, garanzie più lunghe. Inoltre, sono dotati di sistemi di resistenze elettriche che aiutano a riscaldare la casa quando la temperatura scende sotto i -12 o -15°C e la pompa di calore smette di produrre calore. Va detto che queste resistenze (ad esempio, di 8-10 kW) sono molto dispendiose in termini di energia.
✅ Un altro fattore che aumenta i prezzi delle pompe di calore sono... gli incentivi. Gli studi hanno dimostrato che le sovvenzioni per questi dispositivi, che possono coprire una parte significativa del costo, fanno aumentare il loro prezzo. L'incremento della domanda indotto artificialmente contribuisce sempre a un aumento dei prezzi.
In sintesi, nonostante il mio apprezzamento per le pompe di calore, resta una tecnologia costosa, a volte sovrastimata, e siamo ancora lontani dal momento in cui sarà conveniente per ogni famiglia di classe media. La domanda è anche alimentata da tendenze politiche legate ai cambiamenti climatici.
☑️ Gli ultimi dati sulle vendite del 2023 e 2024, riportati da Bloomberg, indicano una diminuzione della quota di mercato delle pompe di calore in 14 paesi dell'UE. La loro espansione si è fermata? Forse è l'effetto di una ridotta generosità nei sussidi? Difficile dirlo, ma il prezzo è sicuramente un fattore importante. La tendenza a convertire i condizionatori in pompe di calore ha sicuramente un futuro promettente.
✅ La conversione di un condizionatore in una pompa di calore non è semplice al punto che possa essere eseguita da una persona senza esperienza con questo tipo di dispositivi o senza una minima conoscenza di idraulica. Tuttavia, coloro che hanno una certa attitudine tecnica spesso si cimentano nella conversione per ottenere un riscaldamento elettrico economico, spesso con successo.
✅ In primo luogo, l'unità esterna del condizionatore / climatizzatore deve essere collegata all'impianto di riscaldamento centralizzato della casa, costituendo il nucleo dell'intero sistema che produce calore. Per farlo, è necessario utilizzare uno scambiatore di calore a piastre (preferibilmente con isolamento termico), ma deve essere selezionato con attenzione e non può essere un modello qualunque trovato online. Spiegheremo di più su questo in seguito. Inoltre, è naturalmente necessaria una pompa di circolazione per forzare il flusso. Da qui in poi, il lavoro diventa più tecnico: sarà necessario configurare l'automazione in modo che l'intero processo di riscaldamento funzioni correttamente. A questo punto, è consigliabile rivolgersi a un'azienda specializzata, a meno che non si abbia accesso a persone esperte tra i propri conoscenti.
✅ Per scegliere correttamente lo scambiatore di calore per una pompa di calore derivata da un condizionatore, bisogna considerare alcuni aspetti. Questo aiuterà a evitare perdite o danni, poiché il freon riscaldato a certe temperature provoca alta pressione all'interno del sistema, che potrebbe danneggiare lo scambiatore. Per questo motivo:
Disponibile
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✅ La risposta semplice è che la tua pompa di calore ottenuta dal condizionatore non funzionerà: non ci sarà altro modo per trasferire il calore all'impianto. Se lo scambiatore è leggermente sottodimensionato, potrebbe funzionare, ma in modo inefficiente e con benefici limitati. La pompa di calore si spegnerà frequentemente a causa della mancanza di trasferimento di calore, facendo lavorare l'intero sistema in modo molto inefficace e consumando grandi quantità di energia.
✅ In realtà, una pompa di calore professionale non è molto diversa da queste conversioni in termini di concetto di base. Entrambe sono unità esterne con ventilatori dotate di un condensatore (scambiatore di calore) che trasferisce il calore al fluido. Questo è il principio di funzionamento delle pompe di calore aria-acqua, e una pompa di calore ottenuta da un climatizzatore, se realizzata correttamente, non è così poco professionale.
☑️ Tuttavia, una pompa di calore "professionale" è dotata di una serie di sensori e di un sistema di automazione avanzato, spesso arricchito con moduli Wi-Fi, che permettono di monitorare le prestazioni dell'intero sistema. Questo rappresenta un vantaggio significativo e talvolta inestimabile, rendendo il dispositivo facilmente controllabile, spesso tramite smartphone.
Dobbiamo quindi decidere se questi vantaggi valgono la differenza di prezzo, poiché la differenza di efficienza nella produzione di calore non è sempre molto grande. Naturalmente, bisogna considerare che le soluzioni professionali saranno sempre superiori, dato che le aziende di fama continuano a sviluppare nuove tecnologie per ottimizzare il riscaldamento e ridurre il consumo energetico. Non possiamo aspettarci lo stesso dai condizionatori, anche se le differenze di efficienza, almeno per ora, non sono così drammatiche.
Disponibile
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✅ Se desideriamo ottenere il massimo dei benefici a un costo relativamente basso per la nostra pompa di calore domestica e avere un sistema efficiente e moderno, dovremmo optare per un climatizzatore inverter. La climatizzazione inverter è quella che consente di controllare il funzionamento del compressore tramite un inverter, regolando così l'attività del climatizzatore per raggiungere i risultati desiderati (cioè le temperature impostate). In altre parole, un climatizzatore inverter può modulare la potenza in base alle esigenze.
Un climatizzatore inverter funzionerà a bassa potenza quando le condizioni esterne sono favorevoli, risparmiando energia elettrica, e utilizzerà tutta la sua potenza solo quando necessario.
L'unica alternativa è rappresentata dai climatizzatori di vecchio tipo, privi di inverter e quindi senza modulazione. Questi sono decisamente più economici, acquistabili a un prezzo di circa 500-700 €, ma non adatteranno la loro potenza alle esigenze stagionali o dell'edificio. Non saranno quindi un sistema efficiente in termini di consumo energetico.
❌ La conversione di un climatizzatore senza inverter non è una buona idea e va assolutamente sconsigliata.
✅ Sì, è possibile, ma richiede un sistema più complesso, sia nella costruzione che nella progettazione. In questa situazione, è importante sapere che sarà necessaria anche un'unità interna, ossia il ventilatore del climatizzatore. Sarà quindi possibile collegare al circuito del freon dell'unità esterna due fonti di calore: l'unità interna (aria) e uno scambiatore di calore per il trasferimento del calore all'acqua. In questo caso, si può prevedere la possibilità di commutare tra le fonti di calore, utilizzando ad esempio delle valvole che escludano lo scambiatore di calore dall'impianto.
Potenzialmente, è anche possibile mantenere l'opzione di alimentare sia il ventilatore che l'acqua contemporaneamente. La condizione è che l'unità esterna del climatizzatore sia sufficientemente grande per generare una quantità di calore adeguata per alimentare entrambe le fonti. Lo scambiatore di calore deve essere selezionato in modo da non prelevare tutta la potenza dal climatizzatore, ma solo una parte, in base alle esigenze (a seconda della quantità di calore necessaria per la casa). Tuttavia, il calcolo corretto di questo aspetto è complesso e dovrebbe essere eseguito da uno specialista.
✅ Decisamente no. La conversione di un climatizzatore in una pompa di calore è diventata una moda nel nostro paese, creando un microclima economico che aziende e professionisti hanno notato. Così come di solito non si installa da soli un climatizzatore, vale la pena cercare offerte per la conversione. Oltre a poter acquistare dispositivi già modificati, si possono trovare praticamente in ogni regione aziende che offrono la conversione dei climatizzatori in pompe di calore, insieme all'installazione e all'integrazione del sistema con la centrale termica.
Disponibile
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