Quale scambiatore di calore sarà il migliore per una caldaia da 20 kW?
Se desideri aumentare l’efficienza termica della tua caldaia, vale la pena considerare l'uso di uno scambiatore a piastre. Gli scambiatori a piastre sono spesso scelti come soluzione efficace per il trasferimento di calore in impianti di riscaldamento ad alta potenza. Funzionano facendo fluire il liquido attraverso canali sagomati appositamente, che permettono una rapida e efficace cessione di calore. Grazie a ciò, gli scambiatori a piastre possono garantire un riscaldamento efficiente degli ambienti e fornire acqua calda sanitaria. Sono inoltre facili da pulire e mantenere.
☑️✅ Prima di scegliere un modello specifico di scambiatore a piastre, consigliamo di leggere il post del blog qui sotto, che renderà più facile selezionare lo scambiatore di calore adatto alla tua caldaia da 20 kW.
Lo scambiatore di calore a piastre è un dispositivo utilizzato per l’efficace scambio di calore tra due flussi di liquidi o gas. È composto da una serie di piastre disposte in modo da creare canali attraverso i quali scorre il fluido termico. Lo scambiatore a piastre consente di trasferire calore da un flusso all’altro tramite contatto diretto tra le piastre. La differenza di temperatura tra i flussi permette al calore di fluire dall’area a temperatura più alta a quella a temperatura più bassa. Grazie alla sua struttura, lo scambiatore di calore a piastre è facile da mantenere pulito e ha una costruzione compatta. È ampiamente utilizzato in vari settori, come l’industria chimica, alimentare e energetica, grazie alla sua elevata efficienza e risparmio energetico.
Lo scambiatore a piastre è composto da piastre termiche metalliche, che a seconda dell’applicazione, possono essere prodotte con materiali diversi, come:
Ogni piastra responsabile dello scambio di calore ha una superficie scanalata che aumenta l’area di contatto e migliora l’efficienza dello scambio. Lo scambiatore include anche una piastra frontale, responsabile dell’afflusso del fluido termico verso le piastre interne, e una piastra di chiusura, che protegge lo scambiatore da eventuali perdite di liquido. Grazie alla sua struttura e all’uso di diversi materiali, lo scambiatore di calore a piastre è un dispositivo versatile, ideale per applicazioni in molti settori, tra cui l’industria chimica, alimentare e il settore del riscaldamento.
Gli scambiatori di calore a piastre si differenziano per il metodo di collegamento delle piastre. Si distinguono i seguenti tipi di scambiatori a piastre:
☑️✅ Tutti gli scambiatori di calore menzionati in questo articolo sono adatti per caldaie da 20 kW (dispongono di una superficie delle piastre adeguata), tuttavia ricorda di prestare attenzione anche alla dimensione dei collegamenti.
Lo scambiatore di calore a piastre trova un’ampia applicazione in diversi settori. Viene utilizzato, tra l'altro, per collegare le caldaie a un sistema chiuso nell'impianto di riscaldamento centralizzato. Permette inoltre di collegare il riscaldamento a pavimento, garantendo una distribuzione uniforme ed efficace del calore negli ambienti. Inoltre, lo scambiatore di calore a piastre può essere impiegato in combinazione con pompe di calore, svolgendo la funzione di condensatore o evaporatore. Questo consente un utilizzo efficiente dell'energia rinnovabile e un risparmio sui costi.
Infine, lo scambiatore di calore a piastre è utilizzato anche nel settore della refrigerazione nell'industria alimentare, dove è indispensabile per mantenere la temperatura adeguata nei processi di produzione e conservazione dei prodotti alimentari. Grazie alle sue funzioni e applicazioni versatili, lo scambiatore di calore a piastre è un elemento insostituibile negli impianti di riscaldamento e refrigerazione moderni.
Per scegliere uno scambiatore di calore a piastre adeguato per un sistema di riscaldamento centralizzato, è necessario considerare i parametri chiave di funzionamento descritti di seguito.
Lo scambiatore di calore lavora con diversi tipi di medium, come acqua, aria o glicole. A seconda delle esigenze, può essere utilizzato per trasferire calore da un medium a un altro o per raffreddare il medium stesso. In base al medium, si distinguono i seguenti scambiatori di calore a piastre:
La potenza dello scambiatore di calore a piastre dipende dalla potenza della caldaia per il riscaldamento centralizzato. Sul mercato sono disponibili vari modelli con differenti capacità. Ad esempio, è possibile trovare scambiatori di calore a piastre adatti per caldaie con potenza massima compresa tra 25 kW e 500 kW (o anche superiore), che consentono un efficace scambio termico tra due mezzi, come il fluido termico e il medium da riscaldare.
Nel selezionare la potenza nominale dello scambiatore, non bisogna confrontarla direttamente con la potenza nominale della caldaia. Ad esempio, per una caldaia da 20 kW, lo scambiatore appropriato dovrebbe avere una potenza nominale compresa tra 100-150 kW (a seconda della temperatura di alimentazione). Naturalmente, ciò presuppone che la potenza nominale dello scambiatore sia calcolata usando parametri industriali (temperature molto elevate).
☑️✅ Pertanto, la potenza nominale degli scambiatori spesso risulta poco utile, e sarebbe preferibile considerare un parametro più obiettivo - ovvero la superficie delle piastre (come spiegato di seguito).
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Nella maggior parte dei casi, la temperatura massima di funzionamento di uno scambiatore di calore a piastre utilizzato in ambito domestico è di 230°C. Questa è la temperatura alla quale lo scambiatore può trasferire efficacemente calore tra due sostanze. Superare questa temperatura potrebbe causare danni alle piastre dello scambiatore e ridurne l’efficienza - sebbene ciò sia praticamente impossibile al di fuori degli impieghi industriali.
La pressione massima di esercizio dello scambiatore di calore a piastre è la massima pressione che può essere mantenuta all'interno dello scambiatore durante il funzionamento normale. Nel caso del collegamento di una caldaia da 20 kW a uno scambiatore a piastre, la pressione operativa dello scambiatore dovrebbe rientrare nell'intervallo di 20-30 bar. Superare questo valore può causare danni o guasti allo scambiatore, rendendo necessario il monitoraggio e il mantenimento dei parametri adeguati. Fortunatamente, le installazioni liquido-liquido alimentate da fonti di calore come caldaie, camini e pompe di calore non superano generalmente pochi bar (raramente oltre 2-3 bar). Pertanto, 20-30 bar rappresentano un limite che garantisce una lunga durata per gli scambiatori a piastre. Nell’uso domestico, non è tecnicamente giustificato optare per una pressione maggiore (sul mercato esistono ad esempio scambiatori fino a 45 bar).
Gli scambiatori a piastre per caldaie di riscaldamento centralizzato sono realizzati principalmente in acciaio inossidabile 316L di alta qualità, che offre un’eccellente resistenza alla corrosione. Tra le piastre dello scambiatore vengono utilizzate leghe di rame, che assicurano una buona conducibilità termica. Grazie a ciò, lo scambiatore a piastre trasferisce efficacemente l’energia termica tra i due medium, permettendo un efficiente raffreddamento o riscaldamento.
Per una caldaia da 20 kW utilizzata in ambito domestico per il riscaldamento della casa, sono consigliati scambiatori di calore classici in acciaio inossidabile 316L.
Il numero di piastre nello scambiatore di calore influisce significativamente sulla sua efficienza. Con l’aumentare del numero di piastre, aumenta la superficie dello scambiatore, il che si traduce in una maggiore efficienza di trasferimento del calore. È quindi importante scegliere il numero di piastre appropriato per ottenere il massimo rendimento dello scambiatore. Tuttavia, è da considerare che conta più la superficie totale delle piastre (superficie di scambio termico) piuttosto che il solo numero di piastre. È possibile trovare scambiatori di calore ad alta efficienza con un numero ridotto di piastre (ad esempio uno scambiatore a 20 piastre), a patto che ciascuna piastra offra un'ampia superficie.
☑️✅ Per una caldaia da 20 kW, destinata al riscaldamento della casa o dell’acqua, il numero ottimale di piastre dello scambiatore è compreso tra 20 e 50, a seconda della superficie finale di scambio termico, che dovrebbe oscillare tra 0,50 e 0,70 metri quadrati. Tale numero di piastre e superficie consente un efficace trasferimento di calore mantenendo dimensioni compatte, fondamentali per l’installazione in spazi domestici limitati.
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In risposta alla domanda nel post del blog sopra, per una caldaia da 20 kW descritta nell'articolo, la scelta migliore, che soddisfa tutte le condizioni sopra elencate, include tutti gli scambiatori di calore menzionati in questo articolo, compresi quelli elencati di seguito.
Grazie alla loro struttura, questi scambiatori di calore consentono un riscaldamento rapido ed efficiente di ambienti di diverse dimensioni. Il loro principale vantaggio è la struttura compatta, che ne permette l’installazione anche in spazi ridotti. Questi scambiatori a piastre possono essere utilizzati con successo sia in abitazioni unifamiliari che in edifici commerciali, garantendo un’elevata efficienza di riscaldamento. Pertanto, se cerchi una soluzione efficiente ed economica per la tua caldaia da 20 kW, vale la pena considerare i nostri scambiatori a piastre. Scopri l’offerta Nordic Tec.
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