✅ Come scegliere una caldaia a gas per una casa di 150 m² e a cosa prestare attenzione?
Le caldaie a condensazione offrono un sistema di riscaldamento davvero eccellente, soprattutto per le nuove costruzioni relativamente efficienti dal punto di vista energetico. Se ti stai chiedendo quale caldaia a gas scegliere per una casa di 150 m², probabilmente si tratta di una nuova costruzione, dato che questa metratura è tipica delle case costruite oggi. Tuttavia, è importante sottolineare che una caldaia a condensazione può essere utilizzata anche in edifici più vecchi e meno efficienti dal punto di vista energetico.
Il nostro articolo ti guiderà su cosa considerare, non solo in termini di quanti kW deve avere una caldaia a gas per una casa di 150 m².
Leggi fino alla fine, soprattutto se intendi installare una caldaia a gas in un edificio più vecchio: affrontiamo questo argomento in modo specifico e dettagliato. All'inizio ci concentreremo sulle nuove costruzioni.
Ovviamente, le caldaie a gas o alimentate da altri combustibili vengono scelte principalmente in base alla metratura, ma è fondamentale considerare se si tratta di una casa di vecchia o nuova costruzione. Gli edifici più vecchi presentano perdite di calore superiori anche del 50%, e in casi estremi possono arrivare fino all’80%. Non si tratta solo dell’anno di costruzione, ma anche dello stato delle finestre, del tetto, dell’isolamento del pavimento e della presenza o meno di un cappotto termico sull’edificio.
Un altro fattore importante è se la casa utilizza radiatori (che possono essere di vecchio o nuovo tipo) o il riscaldamento a pavimento. Il riscaldamento a pavimento è sicuramente un’opzione più vantaggiosa, poiché le caldaie a gas (così come le pompe di calore) funzionano in modo molto più efficiente nei sistemi a bassa temperatura, dove raggiungono il massimo risparmio energetico. Questo è legato al fenomeno della condensazione, un processo di produzione di calore più efficiente dal punto di vista energetico, che però può essere raggiunto solo a temperature relativamente basse. Di conseguenza, i radiatori non rientrano generalmente in questo intervallo (come sappiamo, il riscaldamento a pavimento utilizza temperature di mandata più basse).
✅ Quale tipo di caldaia a gas per una casa di 150 m²? Monofunzione o bifunzione?
Si è soliti consigliare per le case relativamente nuove, con un sistema di riscaldamento moderno, una caldaia a gas bifunzione. È compatta, non richiede un grande locale tecnico e, inoltre, ha un aspetto abbastanza estetico, ideale se deve essere installata, ad esempio, in bagno. Di solito, queste caldaie sono progettate per essere montate a parete. In questo caso, non opteremmo per caldaie monofunzione, che sono più adatte a edifici più grandi, soprattutto quelli con un maggiore consumo di acqua calda, come abitazioni con numerosi membri della famiglia e più bagni.
Per riscaldare una casa di nuova costruzione, si calcola circa 6 kW ogni 100 m², a volte espresso anche come 0,6 kW ogni 10 m², il che significa la stessa cosa. A questa potenza bisogna aggiungere una quota necessaria per garantire l'acqua calda sanitaria ai residenti.
✅ Secondo le nostre raccomandazioni, per una casa di 150 m² è opportuno scegliere una caldaia a gas con una potenza di 12-15 kW, a seconda del livello di isolamento.
Questa è, ovviamente, la potenza minima, poiché potrebbe non essere facile trovare sul mercato una caldaia con esattamente questa potenza. In tal caso, è necessario sovradimensionare la caldaia: i 12-15 kW sono un valore minimo. Spesso il team di installazione consiglierà una caldaia da 24 kW, una potenza standard molto comune, che rappresenta una buona soluzione. Le caldaie a gas, infatti, hanno la capacità di modulare la potenza in base alle esigenze reali. Sovradimensionare la caldaia non comporterà costi significativamente più elevati.
No. Non bisogna temere di sovradimensionare una caldaia a gas, perché non consumerà più gas. È molto semplice da spiegare: le caldaie a gas moderne sono dispositivi altamente tecnologici, dotati di numerosi sensori di temperatura che interrompono automaticamente il funzionamento una volta raggiunta la temperatura desiderata. Il flusso di gas verrà immediatamente interrotto, evitando costi aggiuntivi in bolletta. Le caldaie sono dotate della capacità di modulazione, ossia di adattare la potenza alle esigenze dell’edificio, garantendo un consumo di gas ottimale.
✅ Ovviamente, per garantire che tutta questa automazione funzioni efficacemente anche dopo anni e per mantenere un basso consumo di gas per molte stagioni, è fondamentale eseguire revisioni regolari della caldaia a gas (la maggior parte dei produttori consiglia un controllo annuale).
Prima di tutto, sottolineiamo che le nostre raccomandazioni sono completamente indipendenti: non vendiamo caldaie a gas, il che rende i nostri suggerimenti imparziali. Questo articolo non è sponsorizzato e le nostre opinioni sono ovviamente soggettive. Di seguito elenchiamo alcuni esempi di caldaie che ricevono buone recensioni, con le quali abbiamo avuto esperienze positive e che si adattano bene a una casa di 150 m².
I produttori indicati appartengono anche a marchi generalmente affidabili e poco soggetti a guasti. Sono prodotti di aziende rinomate, per i quali non sarà difficile trovare un tecnico specializzato per l'assistenza.
Il fabbisogno di calore in una vecchia casa è significativamente maggiore rispetto a una nuova. Per questo motivo, per 100 m² di un edificio di questo tipo, si considera una potenza tra 10 e 12 kW, anche se 12 kW sarebbero necessari solo in caso di perdite di calore estremamente elevate. D'altra parte, ci si può chiedere se il gas sia una scelta adatta per una casa di questo tipo. Chi decide di installare il gas in una vecchia casa si è sicuramente posto questa domanda.
In definitiva, il gas può essere una buona soluzione anche per una vecchia casa, ma è fondamentale intervenire con una termomodernizzazione. Una termomodernizzazione radicale può essere economicamente impegnativa, quindi, se necessario, è consigliabile suddividere i lavori su più stagioni. Inizialmente, ci si dovrebbe concentrare sulle finestre e sui radiatori. Se non è possibile sostituire l'intero impianto con uno nuovo, è consigliabile almeno cambiare i radiatori con modelli di nuova generazione, che contengono circa tre volte meno acqua. Successivamente, è indispensabile lavorare sull'isolamento dell'edificio. In questo contesto, per 100 m² di una vecchia casa si consiglia una caldaia con una potenza superiore del 50-60% rispetto a quella necessaria per una nuova costruzione.
✅ In sintesi, per una vecchia casa di 150 m² si dovrebbe scegliere una caldaia a gas con una potenza di circa 20-24 kW, a seconda del livello di isolamento dell'edificio.
✅ Casa con un vecchio impianto aperto e sporco: come collegare una caldaia a gas?
Una caldaia a gas moderna non può funzionare in un sistema aperto, tipico degli impianti datati. Un sistema aperto si caratterizza per il fatto che l'acqua al suo interno ha accesso continuo all'aria attraverso un vaso di espansione aperto (il sistema è letteralmente "aperto"). L'accesso all'aria provoca l'evaporazione dell'acqua, rendendo necessario il suo reintegro. L'apporto di nuova acqua, ricca di minerali, rinnova continuamente il suo potenziale di formazione di calcare e depositi, un problema particolarmente grave se l'acqua è dura, una situazione comune. Per questo motivo, i produttori di moderni sistemi di riscaldamento, come caldaie a gas o pompe di calore, vietano l'uso di questi apparecchi in sistemi aperti, pena la perdita della garanzia.
Inoltre, i vecchi impianti contengono grandi quantità di depositi e detriti accumulati nel corso degli anni, che possono danneggiare l'elettronica della caldaia a gas.
Se si installa una caldaia a gas in un edificio vecchio con un impianto non modernizzato, è necessario dividere l'impianto di riscaldamento in due parti. Una di queste sarà un circuito chiuso di breve percorrenza, in cui deve essere collocata la caldaia. Il resto dell'impianto rimarrà come prima, in un circuito aperto. La connessione tra i due circuiti avverrà tramite uno scambiatore di calore a piastre collegato alla caldaia a gas. Lo scambiatore, se opportunamente dimensionato, trasferirà il calore dal circuito chiuso a quello aperto, ovvero ai radiatori. Questo è un passaggio fondamentale, anche se la soluzione ideale sarebbe convertire l'intero impianto in un sistema chiuso, operazione che tuttavia comporta la completa ricostruzione dell'impianto di riscaldamento in un edificio vecchio.
Se non è possibile modernizzare l'intero impianto, è consigliabile almeno ridurre l'impatto negativo dell'acqua dura nel circuito aperto sui radiatori e altri componenti, installando addolcitori d'acqua. Per la prevenzione del calcare, gli addolcitori galvanici senza manutenzione IPSE si rivelano particolarmente efficaci:
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