La domanda su come progettare correttamente un sistema di riscaldamento a pavimento è posta da molte persone che temono i miti diffusi riguardanti la possibile scarsa efficienza del riscaldamento a pavimento, ecc. In realtà, il riscaldamento a pavimento funziona bene nella maggior parte dei casi, e sono davvero poche le abitazioni in cui potrebbe non operare correttamente (si tratta principalmente di vecchie case con elevate dispersioni termiche, dove il riscaldamento a pavimento non è inefficiente, ma semplicemente meno performante). Tuttavia, esistono errori che devono essere assolutamente evitati e aspetti che richiedono particolare attenzione durante la progettazione dell’intero sistema. Solo in questo modo si otterrà un sistema confortevole da usare e conveniente in termini di efficienza energetica.
Naturalmente, in una nuova costruzione è molto più facile creare un sistema di riscaldamento a pavimento efficiente.
✅ In primo luogo, bisogna decidere se si vuole optare per un riscaldamento a pavimento ad acqua o elettrico. Qui la questione principale è la fonte di energia. In questo articolo ci concentriamo sul tradizionale riscaldamento a pavimento ad acqua, in cui le serpentine di riscaldamento, riempite di acqua calda, sono nascoste nel massetto in calcestruzzo del pavimento. Se scegliamo il riscaldamento a pavimento ad acqua, dobbiamo affrontare la domanda su come progettarlo correttamente.
✅ La domanda chiave è: come progettare il riscaldamento a pavimento in base alle caratteristiche specifiche del nostro edificio (poiché ogni struttura ha le proprie peculiarità)? Questo è l’aspetto da cui bisogna partire quando si parla con l’installatore. Sconsigliamo di affrontare questa fase da soli, a meno che non si possieda esperienza nella progettazione di sistemi a pavimento. Tuttavia, è utile conoscere le basi per poter monitorare e valutare l’avanzamento dei lavori.
Non a caso si dice: "L’occhio del padrone ingrassa il cavallo", ed è importante che il team sappia che abbiamo una conoscenza di base sul riscaldamento a pavimento. Questo sicuramente non danneggerà la qualità del lavoro, come confermeranno molte persone che hanno già affrontato la costruzione di una casa.
✅ Un buon isolamento del sottofondo è fondamentale. Nei locali in cui si prevede di installare il riscaldamento a pavimento, il solaio dovrebbe essere abbastanza alto da permettere la posa degli strati isolanti in polistirene espanso, a cui si aggiungeranno le serpentine e lo strato di massetto che fungerà da elemento riscaldante. Se si acquista un progetto già pronto, in cui è previsto il riscaldamento a pavimento, questi aspetti dovrebbero essere già inclusi nel piano di costruzione.
✅ Le serpentine non sono altro che tubazioni del riscaldamento a pavimento in cui circola acqua calda, anche se più precisamente si tratta di acqua tiepida (in quanto un impianto correttamente progettato non richiede un fluido con una temperatura superiore ai 28-35 gradi Celsius). Questi tubi sono realizzati principalmente in materiali plastici come il polietilene (PE-X), motivo per cui vengono spesso chiamati tubi PEX nel linguaggio comune.
La corretta posa delle serpentine è fondamentale per garantire il buon funzionamento del sistema di riscaldamento. Purtroppo, esistono molte opinioni divergenti su come eseguire questa operazione in modo ottimale. Di seguito riportiamo alcune linee guida generalmente accettate per la posa delle serpentine del riscaldamento a pavimento.
☑️ I tubi non devono essere disposti in modo casuale e uniforme. Man mano che ci si allontana dalla centrale termica o dalla fonte di calore (come la caldaia, il caminetto con scambiatore d'acqua, la pompa di calore, ecc.), l’acqua nei tubi tende a raffreddarsi, poiché trasferisce il calore al massetto di cemento, riscaldando il pavimento. Pertanto, più ci si avvicina alla centrale termica o alla fonte di calore, meno densa può essere la posa delle serpentine rispetto alle stanze più distanti.
Molti esperti consigliano di iniziare la posa delle serpentine dalla parete più esposta alle dispersioni termiche, ovvero la parete con grandi finestre o quella situata sul lato ombreggiato o nord dell'edificio. Questa pratica sembra logica e funzionale.
Disponibile
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✅ Spesso si trova l’indicazione che i tubi del riscaldamento a pavimento devono essere posati a una distanza compresa tra 10 e 35 cm l’uno dall’altro. Nelle zone più vicine ai bordi, ovvero lungo le pareti interne, conviene posare le serpentine più ravvicinate, poiché il pavimento in quelle aree tende a raffreddarsi più rapidamente. Tuttavia, le serpentine devono essere posizionate a una distanza minima di 10-15 cm dalle pareti esterne (valore standard per edifici ben isolati).
☑️ Se noti che la squadra di tecnici posa i tubi con distanze variabili in diverse aree e ti sembra strano, probabilmente non c’è nulla di anomalo. È comunque consigliabile chiedere spiegazioni per assicurarsi che il lavoro proceda secondo il progetto previsto.
Prima di installare le serpentine, conviene disegnare un layout potenziale dei mobili, specialmente per gli arredi fissi come quelli della cucina o del bagno, che non verranno spostati in futuro.
✅ Posare le serpentine sotto i mobili non è raccomandato, in quanto il riscaldamento a pavimento non riscalda in modo efficiente la parte inferiore dei mobili o delle cassettiere. Questo calore viene disperso in modo inefficace e, nel tempo, può deformare o danneggiare i mobili. Inoltre, un’errata disposizione delle serpentine influisce negativamente sui costi di gestione del sistema di riscaldamento a pavimento, in quanto un buon layout garantisce un’ottimizzazione delle spese a lungo termine.
Installare un riscaldamento a pavimento sotto la doccia aumenta notevolmente il comfort durante l’uso del bagno (supponendo che non si utilizzi un piatto doccia, ma piuttosto un sistema di scarico lineare).
☑️ Tuttavia, è essenziale che l’impianto sia progettato e installato correttamente.
Un errore comune è la posa delle serpentine troppo vicine al sifone di scarico della doccia (se presente). Anche se il riscaldamento a pavimento sotto la doccia rappresenta un grande vantaggio in termini di comfort, se le serpentine sono installate troppo vicino al sifone, si rischia che l’acqua nel sifone evapori troppo rapidamente, lasciando il sifone asciutto e permettendo ai cattivi odori di risalire dal sistema fognario (problema tipico dei cosiddetti sifoni "a umido").
Ovviamente, l’installazione del riscaldamento a pavimento sotto la doccia non è consigliabile se si utilizza un tradizionale piatto doccia. In tali casi (così come sotto una vasca da bagno incassata), non ha senso posare le serpentine.
✅ Il prossimo passo è la posa del massetto. Lo spessore del massetto per il riscaldamento a pavimento è un aspetto fondamentale.
☑️ Si raccomanda che il massetto sopra il riscaldamento a pavimento abbia uno spessore compreso tra i 7 e i 10 cm (ci riferiamo allo strato che viene posato sopra lo strato isolante inferiore). Se ci affidiamo a una ditta specializzata con esperienza per la posa dei massetti, è probabile che sappiano esattamente cosa fare, rispettando le regole del mestiere. Tuttavia, è consigliabile chiedere informazioni e, se lo spessore del massetto si discosta dagli standard, bisogna aspettarsi una spiegazione chiara e, se necessario, confrontare il tutto con altri esperti.
"Fidarsi è bene, ma controllare è meglio" – questo è il miglior approccio durante la costruzione. Tuttavia, bisogna considerare che in alcuni casi sono possibili delle variazioni rispetto agli spessori indicati. Ricordiamo che la responsabilità finale per il lavoro eseguito spetta alla ditta che effettua l’installazione o al progettista. È importante controllare il loro lavoro, ma tenendo conto del fatto che dovrebbero avere sufficiente esperienza. Un esempio di deroga dallo spessore standard di 7-10 cm è la previsione di uno strato di pietra sul pavimento, come avviene in alcune strutture commerciali, ad esempio sale per banchetti o hotel.
✅ Se non abbiamo fretta con i lavori e procediamo con calma, conviene aspettare per scegliere il collettore fino a questo momento. Quando i tubi PEX sono già posati, avremo la certezza del numero esatto di serpentine (circuiti), ovvero l’informazione principale necessaria per sapere su quanti circuiti dovrà essere predisposto il collettore. A volte, infatti, durante la fase di progettazione si fanno delle ipotesi che poi vengono modificate in fase di esecuzione.
Se invece vogliamo acquistare il materiale in anticipo per evitare ritardi inutili, possiamo collaborare con l’installatore per tracciare lo schema delle serpentine sulla pianta dell’edificio e determinare in questo modo il numero di circuiti di cui avremo bisogno. In caso di dubbi, possiamo sempre scegliere un collettore con un circuito in più rispetto a quanto pianificato. Questo verrà semplicemente bloccato e non utilizzato, qualora decidessimo di installare un numero inferiore di serpentine. L’acquisto di un collettore con una sezione aggiuntiva comporta un costo extra di circa 12-18 €, che, considerando l’intero investimento, non rappresenta una spesa significativa. Tuttavia, ricordiamo che un collettore con una sezione in più sarà anche più lungo di circa 5-7 cm. Deve quindi trovare spazio nel luogo previsto per l’installazione.
Disponibile
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✅ La scelta del collettore non si limita purtroppo al solo numero di sezioni. Si tratta di una questione più complessa – che abbiamo approfondito in un altro contesto – ma l’aspetto principale è la dotazione del collettore stesso. Ti invitiamo a consultare il nostro articolo su come scegliere correttamente il collettore e su cosa fare attenzione per evitare errori.
È sicuramente importante valutare la presenza delle valvole a sfera, che permettono di scollegare il collettore dall’impianto di riscaldamento in qualsiasi momento.
Tipologie di collettori disponibili sul mercato:
✅ Lo sfiato del riscaldamento a pavimento è un processo molto importante, che fortunatamente non deve essere eseguito manualmente. Per questo motivo, è necessario discutere con l’installatore la scelta degli accessori che permettono di effettuare questa operazione in modo automatico. Nella maggior parte dei casi, basta semplicemente scegliere un collettore adeguatamente equipaggiato, che includa le valvole di sfiato. È preferibile che queste valvole siano automatiche, in modo che il processo di sfiato del sistema sia completamente autonomo e non dobbiamo preoccuparcene.
Ti invitiamo a consultare il catalogo completo dei collettori NORDIC TEC.
Disponibile
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