Scopri di più su come funzionano le lampade UV per acqua domestica: come avviene la filtrazione dell'acqua tramite raggi ultravioletti e quando è consigliabile utilizzarla. Quando si può fare a meno di questo tipo di filtrazione? Quanto costa un filtro UV per l'acqua in casa? Come scegliere il giusto filtro per acqua domestica?
In molti paesi occidentali, soprattutto nei centri urbani, la sterilizzazione dell’acqua tramite lampade UV nelle abitazioni sta diventando quasi uno standard, e si pensa all’installazione della lampada UV emittente raggi ultravioletti già nella fase di costruzione della casa. Inoltre, sono stati sviluppati sistemi collettivi di filtrazione dell’acqua tramite UV a livello comunale o cittadino, con i primi impianti di questo tipo risalenti agli anni ‘80.
Ma è davvero necessaria? In alcune zone sì, ma affermare che ogni casa debba avere una lampada UV per l’acqua potrebbe essere eccessivo.
Se abbiamo dei dubbi, la cosa migliore è rivolgersi all’**ASL** (Azienda Sanitaria Locale) richiedendo un’analisi dell’acqua. Dopo aver consegnato un campione, nel giro di alcuni giorni riceveremo i risultati con le indicazioni su come interpretarli. L’ASL dovrebbe fornire informazioni di base, basate sull’analisi dell’acqua, per capire se valga la pena considerare questo tipo di sterilizzazione. Il criterio principale che ne suggerisce l’uso è la presenza di batteri del ceppo E-Coli.
Se desideri maggiori dettagli sui test dell’acqua presso l’ASL, sui loro costi e sulla disponibilità del servizio, abbiamo trattato questo argomento in un altro articolo.
✅ In caso di contaminazione dell’acqua con batteri E-Coli, è sicuramente consigliabile investire in un sistema di disinfezione dell’acqua, e in questo caso la lampada UV è l’unica soluzione non chimica. Il principale, e praticamente unico, criterio per utilizzare la filtrazione dell’acqua tramite UV è la presenza di batteri, generalmente del gruppo E-Coli.
È importante sottolineare che il criterio non è la concentrazione, ma la semplice presenza o assenza di E-Coli nell’acqua. La concentrazione di E-Coli in un campione si riferisce solo a quel campione specifico. Sappiamo che i batteri sono organismi viventi che si moltiplicano rapidamente (se trovano le condizioni ideali) e altrettanto rapidamente muoiono. Se l’acqua è contaminata da E-Coli, basta attendere una settimana o un mese e ripetere l’analisi. Il risultato potrebbe cambiare notevolmente: potrebbe aumentare, ma anche diminuire.
✅ La sola presenza di E-Coli nell’acqua giustifica l’uso del filtro UV, mentre la concentrazione stessa ha un valore secondario.
Non è questo l’unico indicatore: la sterilizzazione dell’acqua tramite filtri UV elimina anche odori provenienti dall’acquedotto, come quello di cloro, o sapori indesiderati. In questo caso, se non ci sono indicazioni relative alla presenza di batteri o funghi nell’acqua, possiamo considerare una lampada UV per la casa come un investimento per migliorare la qualità della vita, ma non si può dire che sia strettamente necessaria.
Come ogni dispositivo, anche il filtro UV per l'acqua con lampada ha dei requisiti specifici. Tuttavia, non preoccuparti: sono facili da soddisfare nella maggior parte dei luoghi in Italia.
L’acqua, per poter essere sterilizzata in modo efficace tramite filtri UV, deve essere trasparente. La sterilizzazione di acqua torbida o contaminata visivamente non è possibile, poiché risulterebbe inefficace. Inoltre, le impurità meccaniche potrebbero danneggiare la lampada a raggi UV o aderire al tubo al quarzo nel filtro. Per questo motivo, lo sterilizzatore UV deve essere sempre installato dopo i primi filtri meccanici situati all'ingresso dell'acqua in casa, e mai prima. Questi filtri meccanici, come quelli a filo o a cartuccia, devono essere scelti in base alle esigenze. Di solito, l’acqua proveniente dall’acquedotto cittadino rispetta determinati standard, mentre per l’acqua prelevata direttamente da un pozzo potrebbe essere necessario un filtro di qualità superiore.
Un’altra questione da considerare è il contenuto di ferro nell'acqua. In alcune aree, la concentrazione di ferro può essere troppo elevata, superando il limite di 0,2 mg/l. Se si hanno dubbi, è consigliabile eseguire un’analisi aggiuntiva dell'acqua. In Italia, le normative impongono ai comuni di fornire acqua con un contenuto di ferro non superiore a 0,2 mg/l. Il problema potrebbe sorgere nel caso di acqua proveniente direttamente da un pozzo, dove questa soglia viene spesso superata. La maggior parte dei produttori di filtri UV specifica un valore massimo di ferro pari a 0,3 mg/l come limite sicuro per il funzionamento dello sterilizzatore. Tuttavia, questo valore non è ottimale per la salute. In questi casi, per poter utilizzare uno sterilizzatore UV, è necessario installare anche un apposito deferrizzatore.
Come capire se il contenuto di ferro è troppo elevato e se è necessario effettuare un'analisi approfondita? L'acqua avrà un sapore e un odore metallici e, nei casi estremi, potrebbe presentare sfumature rugginose o arancioni.
Dalle analisi dell’acqua spesso emerge che viviamo in una zona con acqua dura. Questo problema riguarda la maggior parte degli abitanti in Italia, così come in paesi come la Repubblica Ceca, la Slovacchia, la Germania e la Francia. Solo il 15% della superficie europea ha acqua dolce. Se viviamo in una zona con acqua dura e scegliamo un filtro UV per la nostra casa unifamiliare, è opportuno verificare se il produttore indica il grado di durezza dell’acqua accettabile.
L’acqua dura, infatti, favorisce la formazione di depositi di calcare, che certamente non migliorano l’efficacia della disinfezione dell’acqua tramite filtri UV. Il calcare, accumulandosi sul tubo al quarzo, ostacola la penetrazione dei raggi UV. Nei casi estremi, il calcare potrebbe anche danneggiare i dispositivi idraulici, compresi i filtri UV per l'acqua. Tuttavia, non bisogna esagerare il problema: la maggior parte dei filtri UV è progettata per gestire questo fenomeno, e un eventuale deterioramento richiederebbe comunque molti anni.
✅ Se viviamo in una zona dove il problema è particolarmente grave, si può considerare l'installazione di un filtro anticalcare all’ingresso dell’acqua. Questo dispositivo, che non richiede manutenzione, risolverà il problema e proteggerà anche le altre parti dell’impianto idraulico e i dispositivi che utilizzano acqua, come il bollitore, la lavatrice o la macchina da caffè, dall'azione dannosa del calcare.
✅ Nella pratica, per una piccola casa unifamiliare con una configurazione classica - ovvero una cucina e un bagno - spesso è sufficiente un filtro UV per l’acqua con una potenza di 30W. Si può considerare un filtro UV di maggiore potenza se il numero di persone che utilizzano l’acqua è superiore, ad esempio 4-5 persone. Un ulteriore motivo per scegliere un filtro UV più grande potrebbe essere la presenza di problematiche specifiche legate all'acqua nella regione, come la ricorrente presenza di E-Coli o la segnalazione di contaminazione da E-Coli nelle abitazioni vicine.
✅ Per una casa unifamiliare con una cucina e due bagni, è consigliato un filtro UV di almeno 55W. Questo è il modo in cui viene descritto in modo comprensibile per i non addetti ai lavori e in maniera semplificata.
Se desideriamo entrare nei dettagli, il filtro UV per l'acqua dovrebbe essere scelto in modo tale che la dose di radiazione ultravioletta sia di almeno 400 J/m² in relazione alla portata dell’acqua in ingresso nella nostra casa. È un errore assoluto scegliere un filtro basandosi solo sul consumo complessivo d’acqua (ad esempio su base settimanale o mensile), che può essere ridotto (come nel caso di una casa per le vacanze, che non viene utilizzata quotidianamente), invece di considerare la portata massima in ingresso nell’abitazione, calcolandola in l/h o l/min. Inoltre, non dovrebbe essere solo la potenza della lampada, espressa in Watt, a determinare la scelta, poiché anche le dimensioni del filtro e la sua costruzione influenzano la capacità di trattare un certo volume d’acqua che verrà sterilizzato in un dato momento.
Quando indichiamo la potenza delle lampade necessarie per la sterilizzazione dell’acqua in una casa unifamiliare, forniamo solo un ordine di grandezza che può variare leggermente tra diversi produttori. Il nostro riferimento sono i filtri UV per l’acqua della marca NORDIC Tec.
È altamente consigliato evitare lampade realizzate in plastica o PVC per l’uso domestico. È preferibile optare per unità di qualità, realizzate in acciaio inossidabile. Si tratta infatti di acqua potabile, e solo l’acciaio inossidabile di buona qualità garantisce un materiale che non reagisce chimicamente e non contamina ulteriormente l’acqua. La plastica e il PVC sono materiali più economici, che si adattano bene alla sterilizzazione dell'acqua in laghetti artificiali o stagni ornamentali.
Bisogna anche evitare lampade dotate di lampadine non standardizzate, che sono piuttosto comuni sul mercato. Si tratta generalmente di prodotti di scarsa qualità provenienti dall’Asia. È consigliabile scegliere una lampada con una lampadina facilmente reperibile in caso di necessità di sostituzione. Prima di acquistare, è utile chiedere al venditore il codice della lampadina e verificare su Internet se è facilmente reperibile.
✅ È inoltre importante controllare se lo sterilizzatore UV è dotato di un sistema che segnali eventuali malfunzionamenti della lampada UV per l’acqua o la necessità di sostituire la lampadina. Lo sterilizzatore è sempre dotato di un alimentatore (trasformatore), che dovrebbe avere un sistema di segnalazione con LED. Sul mercato ci sono lampade che indicano un errore di funzionamento (solitamente dovuto al guasto della lampadina) tramite un segnale acustico. Nella maggior parte dei casi, questo viene indicato tramite semplici segnali luminosi. Nei filtri UV per l’acqua del marchio Nordic Tec, il problema è gestito in modo semplice e pratico: sull'alimentatore sono presenti due LED, uno verde che indica il corretto funzionamento dello sterilizzatore e uno rosso che si accende quando è necessaria la sostituzione.
✅ Per le lampade per l’acqua NORDIC TEC, su Internet è disponibile un’ampia guida con documentazione fotografica, che include immagini dettagliate e chiare che mostrano passo dopo passo tutte le fasi dell’installazione della lampada UV per l’acqua. Questo ti permetterà di valutare se sei in grado di procedere autonomamente o se hai bisogno di un installatore. Molte persone scelgono di installarla da sole.
Il filtro UV per l’acqua deve essere installato in modo tale da garantire un facile accesso per le operazioni di manutenzione ordinaria. Circa una volta all’anno, è necessario sostituire la lampadina o pulire il tubo al quarzo (operazione che si consiglia di fare anche più frequentemente). Per questo motivo, è importante scegliere il punto di installazione tenendo conto di queste necessità future.
Suggerimento molto importante: Quando installi la lampada UV per l’acqua a parete e la colleghi al sistema di acqua calda sanitaria (ACS) in casa, ricordati che sarà necessario accedervi periodicamente. Spegnere la lampada UV, sostituire la lampadina e, soprattutto, estrarre il tubo al quarzo che protegge la lampadina potrebbe comportare una perdita d'acqua. Per evitare di dover svuotare l'intero impianto, operazione costosa e del tutto inutile, è consigliabile dotare la lampada UV di valvole a sfera di chiusura su entrambi i lati (in ingresso e in uscita). In questo modo, in caso di problemi con lo sterilizzatore, potrai isolarlo dall'impianto e far passare l’acqua attraverso un bypass alternativo.
Nella maggior parte dei casi, questo tipo di lampada UV può essere montata in qualsiasi posizione, sia orizzontale che verticale. Tuttavia, è consigliabile collegarla saldamente all’impianto utilizzando tubi rigidi che garantiscano stabilità.
✅ La lampada UV per l’acqua non dovrebbe mai essere collegata tramite tubi flessibili, che creano un carico aggiuntivo e possono compromettere la stabilità dell’installazione.
Questa è una domanda molto frequente posta dagli utenti o da chi sta valutando l’acquisto di un sistema di sterilizzazione dell’acqua tramite ultravioletti. La risposta è chiara: ✅ non è consigliato e sconsigliamo questa soluzione.
Innanzitutto, una disinfezione dell’acqua di questo tipo risulta inefficace, per vari motivi: una lampada UV accesa costituisce una barriera per batteri e funghi praticamente insuperabile. Tuttavia, i microrganismi possono continuare a svilupparsi tranquillamente prima del passaggio attraverso la lampada, e lo spegnimento della stessa potrebbe permettere loro di penetrare nel nostro impianto e successivamente sviluppare nuovi focolai di contaminazione anche oltre la lampada UV. Inoltre, la lampada raggiunge la sua massima efficienza solo dopo alcuni secondi dall’accensione. Questi primi secondi di flusso - che dovrebbero attivare la lampada - corrispondono a una quantità significativa di acqua che non verrebbe effettivamente sterilizzata.
✅ Un altro motivo è legato alla durata della lampada, o meglio, del bulbo. Il bulbo TUV che emette radiazioni ultraviolette non è una normale lampadina e non è progettato per essere acceso e spento continuamente. È invece perfettamente adatto per un funzionamento continuo. Paradossalmente, il bulbo si brucerà molto più rapidamente con frequenti cicli di accensione e spegnimento rispetto a un funzionamento continuo (anche per periodi prolungati). Conosciamo casi di persone che hanno sperimentato la sincronizzazione della lampada con il flusso d’acqua dell’autoclave, e in genere la durata della lampada UV si riduceva a poche settimane (quando normalmente il bulbo si sostituisce una volta all’anno).
Un argomento spesso sollevato per giustificare lo spegnimento frequente della lampada è il risparmio energetico. È comprensibile, soprattutto in un periodo di costi crescenti dell’energia elettrica. Pertanto, è consigliabile calcolare il consumo energetico prima dell'acquisto. Ad esempio, un filtro UV per l’acqua NORDIC TEC da 55W ha un assorbimento di circa 60-70W. Consuma quindi circa 1,5-1,7 kWh al giorno e circa 45-50 kWh al mese. Questo corrisponde a una spesa mensile di circa 15-20 euro, considerando i prezzi di mercato dell’energia elettrica. Nel caso di una lampada UV da 30W, il costo scende a meno di 10-12 euro al mese.
Nelle case unifamiliari, solitamente sì: la sterilizzazione UV elimina il 99,9% dei microrganismi come l’E-Coli. Tuttavia, in impianti più grandi e complessi, come quelli di edifici pubblici con reti idriche più estese (ad esempio scuole, centri commerciali, strutture ricettive, hotel, ecc.), può capitare che l’E-Coli riesca a formare focolai in parti più lontane dell’impianto. In questi casi, nonostante la sterilizzazione dell’acqua in ingresso nell’impianto, l’E-Coli può proliferare a valle della lampada. Questa situazione, oltre a richiedere l'installazione di un debatterizzatore UV di dimensioni adeguate, implica anche la necessità di una disinfezione dell’impianto con un prodotto specifico a base di ipoclorito di calcio. Nelle case unifamiliari, tuttavia, data la minore estensione dell’impianto e il fatto che tutta l’acqua utilizzata viene accumulata in un serbatoio, tali problemi si verificano più raramente e, di norma, l’installazione di un debatterizzatore UV dovrebbe risolvere la situazione.
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