Il collettore per gruppi di rilancio è un componente dell'impianto di riscaldamento che svolge una funzione molto importante: consente di collegare più circuiti di riscaldamento indipendenti a una singola fonte di calore, ad esempio una caldaia a gas, una pompa di calore o una caldaia a combustibile solido. Grazie ad esso, è possibile alimentare contemporaneamente diverse parti dell'impianto, come il riscaldamento a pavimento, i radiatori a parete o il serbatoio di acqua calda sanitaria. Ma la domanda è: è sempre necessario? Quando si può fare a meno?
Il collettore per gruppi di rilancio funge da centro di distribuzione nel sistema di riscaldamento – ma diciamo uno che sia almeno minimamente sviluppato, al punto da includere almeno 2 gruppi di rilancio. Come sappiamo, nei sistemi molto piccoli non è sempre così.
I gruppi di rilancio collegati al collettore dirigono il calore verso circuiti specifici – ogni gruppo gestisce una parte diversa dell'impianto, funzionando indipendentemente dagli altri. Ciò consente, ad esempio, di mantenere contemporaneamente una temperatura bassa nel riscaldamento a pavimento e una più alta nei radiatori. Si potrebbe fare ciò senza un collettore? Sì, usando probabilmente altri tipi di distributori – tuttavia, il collettore per gruppi di rilancio è una soluzione pronta all'uso. Più veloce da installare (e quindi più economica, poiché la manodopera specialistica è costosa) e facile da usare, garantendo che il sistema occupi meno spazio in caldaia, aspetto anch'esso importante.
Probabilmente sì - in generale, la tendenza a utilizzare componenti già pronti, invece di soluzioni improvvisate (e comunque dispendiose in termini di tempo) è visibile ovunque. Anche il gruppo di rilancio stesso potrebbe essere sostituito da una valvola miscelatrice a tre vie e una pompa acquistate separatamente - e il motivo per cui viene installato è simile. Lo stesso vale per gli separatori idraulici su piastre, ecc.
✅ Il collettore per gruppi di rilancio ovviamente ha un costo. Quindi, cosa offre?
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I collettori per gruppi di rilancio sono utilizzati sia in case unifamiliari che in edifici più grandi, dove sono presenti diversi circuiti che richiedono parametri di funzionamento differenti. Questa soluzione è particolarmente utile negli impianti moderni con pompe di calore o caldaie a condensazione. Molto spesso anche in sistemi misti – ad esempio, parte dell'edificio con riscaldamento a pavimento e parte con radiatori; nei sistemi a più piani, consente ad esempio di utilizzare un circuito separato con un proprio gruppo di rilancio per ogni piano, ecc.
Naturalmente, poiché esistono collettori di dimensioni molto diverse, sarebbe difficile fornire uno schema universale del flusso. Tuttavia, è generalmente un dispositivo di costruzione semplice, che viene collegato in modo alternato - altrimenti non sarebbe funzionale. Di seguito, ad esempio, mostriamo lo schema del flusso in un collettore che può gestire fino a 7 gruppi (4 in alto e 3 in basso), che aiuterà a comprendere come funziona il flusso in questo tipo di dispositivo:
Schema del flusso con le direzioni di collegamento nel collettore 4-8 di Nordic Tec. È un collettore multisezione, che consente il collegamento di un maggior numero di gruppi. Le connessioni estreme in basso (cioè l'ultima a destra e l'ultima a sinistra) servono per collegare l'alimentazione e il ritorno dalla fonte di calore. Per mantenere un layout caldaia più accessibile e chiaro, si utilizzano prima le connessioni superiori. Quelle inferiori vengono utilizzate solo se è necessario un numero maggiore di circuiti. I circuiti non utilizzati vengono tappati con appositi tappi; vale la pena verificare se sono inclusi nel set prima dell'eventuale acquisto di prodotti simili.
In realtà sono molto vari, praticamente c'è l'imbarazzo della scelta. Sul mercato, i collettori per un massimo di 2-4 gruppi sembrano essere i più disponibili, poiché c'è una maggiore domanda per questi. Semplicemente corrispondono alle dimensioni degli impianti di riscaldamento classici. Tuttavia, sono disponibili, in negozi più specializzati, anche collettori più grandi, persino per diverse decine di gruppi di rilancio, la cui lunghezza si misura quasi in metri.
Ci sono diverse cose a cui prestare attenzione quando si acquista questo tipo di prodotto.
La prima domanda è se il collettore è isolato. Oggi è uno standard per questo prodotto; se non lo fosse, il collettore funzionerebbe in caldaia come un radiatore. Il calore non è gratis, e probabilmente non vogliamo pagare per un radiatore in caldaia.
La seconda cosa - molto importante - è l'interasse delle connessioni per i gruppi. Se i gruppi di rilancio sono di un marchio diverso rispetto al collettore, è necessario assicurarsi che abbiano lo stesso interasse di connessione.
✅ Molti professionisti considerano classico un interasse delle connessioni di 125mm e infatti spesso è così. Tuttavia, se il nostro gruppo di rilancio ha un interasse diverso da quello del collettore, potrebbero esserci problemi di collegamento, poiché potrebbero essere incompatibili. È meglio scegliere collettori con interasse classico - cioè 125mm, in questo modo si ha la quasi certezza che la maggior parte dei gruppi sul mercato sarà compatibile. Allo stesso modo, se hai già un collettore e stai acquistando un gruppo da abbinare, questa è una questione da verificare.
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